TAGLI ALLE DISABILITA'
Articolo scritto da Gabriella Scrimieri

Il Governo Meloni ha attuato tagli nei fondi per le disabilità, in particolare, sono stati spostati 350 milioni di euro dal Fondo Unico per le disabilità al Superbonus

Il Governo Meloni ha attuato tagli nei fondi per le disabilità, in particolare, sono stati spostati 350 milioni di euro dal Fondo Unico per le disabilità al Superbonus. Questi fondi, originariamente previsti per il triennio 2023-2025, sono stati destinati ad altri scopi e il loro rifinanziamento è previsto solo a partire dal 2026. Ma vi sono anche altri tagli che riguardano le barriere architettoniche e il rinvio della riforma sulla disabilità.
I TAGLI:
- Fondo Unico per la disabilità: 350 milioni di euro destinati all'attuazione della legge delega sono stati spostati su altre voci di spesa, come il Superbonus.
- Bonus barriere architettoniche: Il bonus è stato limitato a interventi specifici come scale, rampe e ascensori.
- Riforma della disabilità: La riforma è stata rinviata di almeno un anno.
o In passato, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) forniva alcune categorie di ausili gratuitamente o a prezzi ridotti, ma nel 2023-2024 sono emersi segnali di riduzione dei fondi destinati a questi dispositivi, portando a maggiori difficoltà per le persone con disabilità nell’acquisto di carrozzine, protesi e altri presidi medici. In alcune regioni, i costi per l'acquisto di ausili specifici sono stati in parte trasferiti sui cittadini, creando un onere aggiuntivo. Nel nuovo aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e del “nomenclatore” nazionale, molti componenti delle carrozzine (anche elettriche) non sono più rimborsati dallo Stato, o le Regioni stanno negando il rimborso. Ad esempio: “Dal 1° gennaio 2025 non è più garantita la sostituzione delle parti essenziali delle carrozzine elettriche e manuali.”
o Un’interrogazione parlamentare (Atto n. 4-02169, sen. Magni (senatore)) testimonia che dal 1° gennaio 2025 alcune Asl non garantiscono più “riparazioni e sostituzioni degli ausili, batterie, motori delle carrozzine elettriche, joystick e ruote” come precedentemente coperti.
Criticità emerse:
- Nonostante l’introduzione del nuovo nomenclatore e del fondo, varie associazioni e soggetti del settore segnalano che alcune prestazioni/ausili risultano difficili da ottenere o non più garantite con la stessa modalità di prima.
- Ad esempio, la Confimi Industria Sanità ha riportato che “il SSN non fornisce carrozzine su misura, ausili per diabetici e per donne con tumore al seno” in attesa della commissione che revisioni il nomenclatore.
- Un’interrogazione al Ministero segnala che per le carrozzine a motore elettrico: “iniziative urgenti” sono state richieste perché la copertura/fornitura risulta incerta.
- Un’interrogazione parlamentare denuncia che il Nomenclatore tariffario è obsoleto e non riflette i costi attuali degli ausili, e solleva critica sulla modalità di fornitura tramite gara che potrebbe ledere la personalizzazione del presidio.
Sul piano dei fondi:
- Anche se è stato istituito il Fondo unico per l’inclusione (Legge 2023/213), viene segnalato che alcuni fondi precedenti sono stati abrogati o incorporati, il che può generare transizione e potenziali vuoti.
- Secondo una nota dell’ANCI, il “Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità (già Fondo per la disabilità e la non autosufficienza)” è ridotto per il 2024.
Ricordiamo che la Costituzione Italiana tutela le persone affette da disabilità principalmente attraverso gli articoli 2, 3 e 38, che stabiliscono il riconoscimento dei diritti inviolabili, il principio di uguaglianza e la rimozione degli ostacoli di natura sociale ed economica.
Fonti
https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/4900001


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